Noi donne siamo un ventaglio infinito di sfumature, un insieme di caratteristiche e particolari che ci rendono uniche e complesse. E con questo scenario mica e semplice capire cosa si vuole dal proprio matrimonio.
Forse proprio il giorno delle nozze è quello nel quale ogni donna tira fuori la sua essenza, i suoi desideri più profondi, la sua personalità che spesso deve nascondere, per lavoro, perché la quotidianità la obbliga a tenere a bada, perché deve sempre dimostrare di essere forte e capace.
Ma siamo proprio certe che la nostra forza non risieda nella nostra anima? In quella parte di noi più nascosta, che ci permette di leggere il mondo con una sensibilità più acuta, con l’attenzione del cuore.
Ebbene sì, care donne, forse è proprio arrivato il momento di metterci a nudo e provare ad accettare con positività i nostri sentimenti e la nostra emotività. Diventare le donne e le spose che vogliamo essere.
E tu, quindi, che sposa sei?
A quale categoria appartieni? Sei dolce, romantica, tradizionalista o innovativa, cerchi di stupire o di accontentare tutti i gusti, vuoi un matrimonio sobrio o vuoi davvero che diventi un evento memorabile per tutti coloro che ne prenderanno parte?
Insomma, le possibilità sono innumerevoli e potrai sbizzarrirti come vorrai, ma voglio provare ad accompagnarti in questo percorso che ti porterà poi a scegliere.
Prova a rispondere a queste domande, ovviamente rispondi a mente, fatti una mappa concettuale nel cervello o su un foglio bianco, per essere certa di avere una struttura da cui partire per creare il tuo giorno perfetto.
Qual è la cosa che ti piace di più del matrimonio? Forse ti piace l’atmosfera romantica che si percepisce; forse le vibrazioni di ansia e di promesse eterne che aleggiano nell’aria, oppure ti piacciono i sorrisi e il senso di liberazione che quel giorno riesce a esprimere: il ritrovo degli amici, il divertimento, qualche bevuta di troppo, l’esorcizzare l’agitazione con una gioia condivisa.
Quando pensi a una festa cosa immagini di trovare? Se ti è capitato di vedere al cinema Il Grande Gatsby, allora saprai bene a cosa mi riferisco quando dico “festa scoppiettante”. In quel palazzo era tutto un luccichio di bicchieri, abiti e voglia di divertirsi senza controllo. Ma forse sei più una tipa da festa intima, pochi amici, persone selezionate, voce bassa, luce soffusa, un pianoforte, buon vino e cibo di qualità.
Come vivi i matrimoni dei tuoi amici? Ormai tutti i tuoi amici si sono sposati, si stanno sposando, ti parlano da mesi dei preparativi e ti dicono che è uno stress, che non ce la fanno più, che il matrimonio è un impegno, che non ne vale la pena. Sì, ok, ma tu come la vivi? Magari ti stai accorgendo del fatto che non è così semplice organizzare le nozze, ma quando poi arriva quel giorno lì tu cosa pensi? Senti di aver perso una persona, che quell’amico/a abbia ormai intrapreso un altro percorso, oppure sei felice per loro e ti fai trasportare da quell’entusiasmo?
Ti piace far parlare di te o sei riservata e schiva? Ci sono donne che amano farsi osservare o anche e solo farsi ascoltare. Infatti, non sempre è una questione estetica, anzi. Spesso proviamo solo un grande piacere quando la nostra presenza viene notata e catalizza le attenzioni. O mi sbaglio?! Ma ci sono anche le donne che odiano essere al centro dell’attenzione. Quando accade l’imbarazzo la fa da padrone sulle gote. Il rossore dipinge il viso e vorresti scavare un profondo tunnel in cui nasconderti. Bé, questo può essere determinante per l’organizzazione del tuo matrimonio. Se non ti piace essere al centro dell’attenzione non ballerai mica al centro della pista? Forse preferirai una band di musica blues!
Come ti vedi con l’abito da sposa? Ed ecco qui il punto cruciale per il quale forse bisogna spendere qualche parola in più. E dell’abito da sposa che mi dici? Parleremo e scriveremo ancora tanto riguardo a questo argomento, che merita ovviamente, un approfondimento, ma è una domanda che deve rientrare nella fase di brainstorming che ti accingi a fare. Gli abiti da sposa sono milioni, miliardi. Forme, modelli, marche, stoffe, la ricerca potrebbe portare all’esaurimento nervoso. Ma non serve disperarsi, anche perché la soluzione c’è, l’importante è arrivarci con metodo. Abito stretto, largo, a sirena, bianco latte, opaco, pastello. Scollatura a cuore, a barca, a schiena nuda. Insomma, queste sono solo alcune delle alternative che si possono vagliare, ma l’essenziale non è nel taglio e nel modello, ma nell’immaginarsi con un abito addosso. L’esercizio che devi fare ora è quello di chiudere gli occhi, svuotare la tua mente e immaginarti in abito da sposa. Cosa vedi? Ecco, hai già una risposta al 40%. Il restante 60% è costituito da vari fattori, ma uno è cruciale: l’atelier e la persona che ti aiuterà e ti darà tutti i consigli per essere una sposa impeccabile!
Quindi, sei hai costruito la tua mappa concettuale, non ti resta che conservarla nella borsetta e tirarla fuori ogni qualvolta perderai la bussola. Per l’abito dovrai aver meno preoccupazioni se deciderai di affidarti a dei professionisti dell’art couture e del fashion styling. Per esempio, puoi scegliere di venire qui da KatiAtelier a Copertino, raccontarci la tua mappa e sfruttare le nostre competenze per diventare la sposa che realmente hai immaginato. Cosa aspetti? La perfezione non è casualità, è cura, qualità e dettaglio.